Weekly Playlist N.13 (2022)

 

Riaperto da circa tre giorni ed operativo a tutto gas rigorosamente russo, il ramo della megaditta Pagan Storm Webzine indicato alla promozione degli eventi dal vivo nella Penisola ci ricorda dei primi tour internazionali che a breve faranno tappa al di sotto delle Alpi, segnando la fine di una lunga pausa della quale buona parte passata setacciando il settore nostrano nella frustrante ricerca di proposte decenti abbastanza da non far rimpiangere i cinque euro di ingresso. Puro caso o astuto disegno che sia, quello delle congregazioni concertistiche tuttavia non è l’unico ritorno con cui voi cultori delle sette note in nero dovrete avere a che fare, anche se gli effetti si vedranno solo a partire da martedì prossimo; chi segue da un po’ avrà lo spumante stappato e sarà pronto alle libagioni, mentre gli altri si preparino al loro primo incontro ravvicinato con La Gente Deve Sapere, appuntamento settimanale coi dischi da non perdere se volete avere un’idea del Black Metal e vicinanze contemporanee, quello che per esempio suona magnificamente Arioch nei sublimi Funeral Mist. Proprio il suo ultimo Deiform” aveva chiuso alla grandissima la scorsa stagione, e fargli aprire a suon di “Twilight Of The Flesh” è proprio quel tocco di classe a cui noi aristocratici non riusciamo davvero a rinunciare. La pulce nell’orecchio per spingervi a seguire questo degenerato spazio ve l’abbiamo dunque messa, ma d’altronde visti gli scopi della trasmissione tocca subito sostituirla con quelle scelte dai gruppi più tosti del giro, al fine di far parlare per una volta il pubblico di qualcosa di costruttivo – tipo le loro prossime pubblicazioni. In effetti di bella roba ne abbiamo selezionata parecchia durante la settimana tra album già disponibili, preview da brividi congeniti e singoli dai misteriosi moventi; e seguendo il sottile filo che collega questa mastodontica scaletta pressoché tutta est. 2022 si transita dagli incubi svedesi di Arioch a quelli francesi di Vindsval: Disharmonium – Undreamable Abysses” sarà il titolo del prossimo nato in casa Blut Aus Nord, introdotto dall’amorfa forma di vita extraterrestre “That Cannot Be Dreamed” e nelle peggiori drogherie del quartiere a partire dal 20 maggio. Molte meno informazioni si hanno purtroppo in merito alle prossime mosse dei gloriosi Kampfar, ripresentatisi di recente con un secondo singolo per il momento stand-alone (anche se misteriosamente numerato II/VI…) ma strepitoso come d’abitudine per questi signorotti. Ci sarà senz’altro tempo per chiedere delucidazioni al taciturno Dolk, magari durante le due attesissime date in Italia assieme ai Taake a metà maggio, ma nel frattempo lasciate che la novella “Urkraft” vi ricordi chi è che detiene il potere assoluto su in Norvegia. E se il più ammirato dei paesi scandinavi continua ad affidarsi ai pregiati marchi del suo illustre passato, la vicina Svezia invece camuffa sotto monicker nuovi  dei vecchi leoni dal ruggito comunque sempre bello potente, come nel caso dei Lifvsleda alle prese col brillante sophomore record Sepulkral Dedikation” rilasciato soltanto l’1 di aprile, eppure per nulla incline agli scherzetti che non siano il farvi precipitare all’Inferno non appena iniziata la traccia di apertura “Sändebudet”, che state presumibilmente sentendo e subendo in questo momento. O tra pochissimo. Prendiamoci ora una pausa dai servigi promozionali gentilmente offerti dalla redazione buttandoci invece sull’infallibile classicismo finnico contenuto nell’EP Piercing Through The Frozen Eternity”, edito lo scorso febbraio e segnante il debutto in grande stile dei Moonlight Sorcery; quel che c’è da sapere sta tutto nell’ottima “Ice-Veiled Spell”, ed i sempre più numerosi estimatori dell’ambiente bianco-celeste presenti in sala non avranno nulla da chiedere ma davvero molto da godere. Sempre per un po’ di disimpegno, ad un mini stagionato di un mesetto appaiamo così una cover la cui sola idea sarebbe stata un crimine contro l’umanità, ma che in mano ai Vreid si è rivelata dopotutto una bella pensata a riprova del talento dei norvegesi soprattutto nelle situazioni complicate. Qualora vi foste mai chiesti come suonerebbe “Paint It Black” suonata da gente con ancora le articolazioni funzionanti, i quattro briganti nordici vi rispondono con una simpatica reinterpretazione (se vogliamo una specie di appendice bonus dell’ultimo album del 2021) in attesa di ulteriori sviluppi in quel di Sogndal. Dicevamo prima però della cara Finlandia, terra dove la qualità media è talmente alta che la gente può passare la vita ad ignorare dei mostri quali gli Aethyrick senza perderci il sonno, anche se a sentire l’appena pubblicato Pilgrimage” quello è davvero il minimo che dovrebbero fare: mentre infatti “A Brother To The Stars” entra di filato nel novero dei più limpidi manufatti creati da questa straordinaria giovane realtà, lo staff si sta preparando a ricoprire per la terza volta in tre anni il duo di lodi come al solito strameritate, e che verranno bellamente ignorate dagli amanti del circo Orfei già in fibrillazione per il 29 aprile, o più probabilmente il 18 settembre. Difficile però non avere stima delle rockstar numero uno di Svezia Watain pure quando su “We Remain” gli parte la brocca ritualistica, ergo noialtri all’imminente The Agony & Ecstasy Of Watain” daremo senz’altro qualche spin di scoperta una volta rilasciato. Sette sigilli tutti da scoprire quelli messi dunque in fila nell’odierna selezione del giovedì, e dopo una tale raffica di 2022 al plutonio ci si può permettere una coda passatista ma nemmeno troppo, essendo che il solo anniversario della settimana arriva dal 2007 mentre il gran finale a discrezione redazionale ci fa ricordare del 2014. Quindici anni si compiono una volta sola, e fare gli auguri a Nefarious Dismal Orations” degli Inquisition ci permette un lieto ritorno alle tenebrose invocazioni in apertura all’incipit “Ancient Monumental War Hymn”, prima che una cappa di nebbia mortifera proveniente da una regione sconosciuta del nostro sentore collettivo cali per mano dei Triptykon, per i quali parlare di “rispolvero” riguardo il maestoso Melana Chasmata” e una qualsiasi “In The Sleep Of Death” sarebbe abbastanza fuori luogo.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Funeral Mist“Twilight Of The Flesh” (from Deiform”, Norma Evangelium Diaboli 2021)

2. Blut Aus Nord“That Cannot Be Dreamed” (from Disharmonium – Undreamable Abysses”, Norma Evangelium Diaboli 2022)

3. Kampfar“Urkraft” (from Urkraft” (Single), Indie Recordings 2022)

4. Lifvsleda“Sändebudet” (from Sepulkral Dedikation”, Norma Evangelium Diaboli 2022)

5. Moonlight Sorcery“Ice-Veiled Spell” (from Piercing Through The Frozen Eternity” (EP), Avantgarde Music 2022)

6. Inquisition – “Ancient Monumental War Hymn” (from Nefarious Dismal Orations”, No Colours Records 2007)

7. Vreid“Paint It Black” (from Paint It Black” (Single), Season Of Mist Records 2022)

8. Aethyrick“A Brother To The Stars” (from Pilgrimage”, The Sinister Flame Records 2022)

9. Watain – “We Remain” (from The Agony & Ecstasy Of Watain”, Nuclear Blast Records 2022)

10. Triptykon“In The Sleep Of Death” (from Melana Chasmata”, Century Media Records 2014)

Michele “Ordog” Finelli

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